Eventi

Post-evento ONDE

Fotografie, opere degli artisti e degli scrittori coinvolti con i commenti delle giurie e gli articoli che alcune testate on-line ci hanno dedicato.

Giunti alla conclusione del nostro percorso (durato un anno) per la realizzazione del progetto con cui abbiamo vinto il finanziamento della Regione Lazio (bando VitaminaG), vi raccontiamo ciò che è accaduto al terzo evento ONDE con fotografie, commenti delle giurie sulle opere d’arte e letterarie degli artisti e scrittori vincitori del Contest e articoli che alcune testate ci hanno voluto dedicare!

Per info. sui primi due eventi:

FOTOGRAFIE

Presentazioni di scrittori, mostra d’arte collettiva e ancora musica dal vivo, performance teatrali e piante che suonano! Di seguito le fotografie più significative scattate dal fotografo ufficiale Matteo Oi, durante l’evento ONDE, tenutosi nelle date 23-24/07, presso la Sala Alessandrina del Museo Storico Nazionale dell’Arte Sanitaria.

ARTISTI E SCRITTORI CHE HANNO PARTECIPATO AL NOSTRO EVENTO

SCRITTORI

Alessandro Pisegna (L’ultimo sguardo, Aletti Editore); Vito Antonio Sanges (Penne d’oca, Lithos editrice Roma). Le presentazioni degli scrittori sono state accompagnate dalle letture recitate dell’attrice Federica Pizzutilo.

ARTISTI/PERFORMER

Francesco Patané; Aizhan Petrangeli; Laber Monzon; Loriem Giulia Saccà; Giulia Panfili, Er Prosit; Sara Fiorucci; Giulia Panfili; Starsprechers & Ecostudio Sound con Valentina David; Lafayette; Valerio Ventura; Ludovico Andrea D’Auria; Luigi Mallozzi; Maria Michaela Pani; Valerio Ranalli; Paolo Motta.

ARTISTI E SCRITTORI FINALISTI AL III EVENTO

I tre eventi organizzati (Cosmogonie, Incontri, Onde) sono stati legati tra loro da un Contest: all’esito di ogni evento, sono stati individuati ti i due artisti (uno scelto dalla giuria degli artisti, uno scelto dal pubblico) e i due scrittori (entrambi scelti dalla giuria degli scrittori) più apprezzati. All’esito di questo terzo evento, quindi, sono stati assegnati i premi finali.

Gli artisti finalisti di questo III evento ONDE sono:

  1. Valerio Ventura con l’opera “L’onda” (più votato dalla giuria):
“L’onda”, Acrilico su pannello, 50×70, Valerio Ventura

Il commento della giuria degli artisti sull’opera “L’onda” dell’artista Valerio Ventura:

L’onda del mare.
Come respiro ansante e immanente, fisso e trascendente del mare.
Oceano liquido e amniotico, femminile generatrice di ogni forma di vita.
L’onda come particella liquida, come respiro immutabile che torna sempre.
E il suo ritmico eterno ritorno è tempo stesso e ritmo… è musica.
Musica ancestrale e primeva è il suo ritorno al mare, il suo ritmo è madre liquida e amniotica di ogni melodia.

Il quadro mantiene un carattere misterioso, magmatico, indefinito.
Il blues del colore, l’assonanza con certi percorsi figurativi giapponesi dei secoli passati…
Non esauriscono e non risolvono la profondità ancestrale, inconscia del rappresentato.
Un onda bloccata nel suo eterno svolgersi che è solo una parte dell’oceano magmatico e sconosciuto inconscio, che è ancestrale e universale inconscio di ognuno di noi…

2. Gruppo musicale Edera (i più votati dal pubblico):

Gli scrittori finalisti di questo III evento ONDE sono stati:

  1. Vito Antonio Sanges e Alessandro Pisegna (rispettivamente I e II voto della giuria):

Il commento del Prof. Sandro Baldi su entrambi gli scrittori:

In una poesia è la poesia stessa che parla, non il poeta. Da qui risultano quanto meno artificiose quelle concezioni che riducono l’opera d’arte a PRODOTTO, a qualcosa di costruito in base a un piano, a un calcolo, a una tecnica. L’opera d’arte non è fatta, essa ACCADE, è un evento. Tanto è vero che non potrà essere riprodotta nemmeno dallo stesso artista, poeta o pittore, senza che venga distrutto l’essere che in essa accade, cioè la sua realtà di OPERA D’ARTE!

PERFORMANCE

Nella prima giornata dell’evento ONDE abbiamo ospitato gli Starprechers che, in collaborazione con Greensound Project e l’attrice Valentina David, hanno dato vita ad una performance mista (musica, poesia, teatro del corpo).

Tubokikiba Jacks (JAXS), Alain Bindele e Valentina David ci hanno regalato un momento unico: diversi talenti uniti dalla voglia di sperimentare un genere di musica che, grazie anche al movimento del corpo, porta lo spettatore, a raggiungere uno stato di trance.

Più in particolare:

  • Il musicista Alain Bindele della pianta legge valori di tensione che variano in base all’elettroresistivitá della pianta stessa. La collega usando un semplice arduino formando un circuito elettrico. In questo modo legge i valori di tensione e li trasforma in note musicali attraverso una digital audio workstation. Qui una breve guida per capire come fa ad estrarre i suoni che riproduce dalle piante: STARTERGUIDE !
  • l’attrice Valentina David di se stessa nella performance con gli Starpreachers dice: “Do letteralmente corpo ai testi di Jaxs e ai suoni di Alain. Il lavoro che sta alla base della partitura fisica che porto è quello di rendere il mio fisico in grado di fare da canale. Mentre il verbo nasce dal pensiero, le emozioni nascono dall’esperienza corporea. Cito sempre, per far capire a cosa mi riferisco, la frase “Non possiamo guarire qualcosa che non riusciamo a sentire.” Rieducarci ad ascoltare in prima istanza le reazioni del nostro corpo sta alla base del riappropriarsi della nostra vita. Non mi chiedo cosa penso delle parole di Jaxs o se mi piacciono i suoni prodotti dalla pianta. Lascio che sia il mio corpo a farne esperienza e sulla spinta della verità di quello che sento, organizzo i miei movimenti in modo organico. Per l’organicità utilizzo lo studio e l’allenamento tipici del training dell’attore, ma è un linguaggio che ci appartiene dalla nascita e quindi tutti possiamo tornarci, in un modo o in un altro“.

Anche in occasione di questo III evento abbiamo avuto il piacere di ospitare Lorenzo Verdile, studente universitario di Scienze Politiche, Relazioni Internazionali il quale ha tenuto la lezione di geopolitica intitolata “Legston Huges W E B viaggio nella musica e nella letteratura Afro americana, alla ricerca del noumeno della questione razziale negli USA. Il pubblico è stato intrattenuto con slide e appassionate spiegazioni sulle tematiche in questione.


ARTISTI E SCRITTORI VINCITORI DEL CONTEST

I soci fondatori dell’Associazione Fame di Libri Sete di Arte con i vincitori del Contest: Simone Micieli, Chiara LaFayette, Maria Laura Galviati e Martina Musio.

L’artista vincitore del primo premio (voto della giuria) è SIMONE MICIELI con l’opera “Boat over the sky“:

Boat over the sky, videoart, 1920×1080; Simone Micieli

L’artista vincitrice del secondo premio (voto del pubblico) la cantautrice Chiara LaFayette:

Le scrittrici vincitrici del Contest sono Maria Laura Galviati e Martina Musio rispettivamente assegnatarie del primo e secondo premio.

Commento della giuria degli scrittori per Maria Laura Galviati con la raccolta di racconti “Accadimenti“, Gattomerlino Edizioni:

“Una bella scrittura. 5 racconti e storie che si possono interpretare in più modi, surreali, ma anche pieni di riferimenti concreti e realistici che ne rendono la lettura piacevole e coinvolgente. Una scrittura che crea suspance e stupisce per gli eventi narrati che a volte sono terribili anche se sempre c’è la speranza e la ricerca del Sole così come sempre è presente la nostalgia per l’infanzia, l’età della vita in cui meglio si riesce ad avvicinarsi alla verità”.

Commento della giuria sull’opera letteraria di Martina Musio:

Una silloge interessante e originale dove le parole cercano un loro spazio sulla pagina, creano un movimento che è in evoluzione, come stelle nell’universo. E siccome le stelle si vedono di notte, nel buio, la pagina è nera e le parole sono bianche e illuminano con la loro luce la realtà, ce la svelano. Una bella metafora che si coglie visivamente. C’è una consapevole ricerca sul linguaggio e sulla parola, che spesso nel verso si rigenera pur portando in sé un piccolo universo di memoria, di significati affidati al significante. Ci sono neologismi, anafore, numerose allitterazioni e assonanze. I versi non sono semplici, né consequenziali né facili da interpretare. Creano un puzzle che si scopre e si nasconde. Sentiamo che c’è qualcosa di ellittico, di misterioso, di indeterminato, ma sentiamo anche che un senso c’è, che certi versi bellissimi ci rimarranno impressi e costruiranno ponti fra le parole. Costruiranno costellazioni in continuo movimento fuori e dentro di noi.

GLI ARTICOLI CHE VARIE TESTATE ON-LINE E SU CARTA CI HANNO VOLUTO DEDICARE

Eventi

Post-evento “Cosmogonie”

Fotografie, opere degli artisti e scrittori coinvolti con i commenti delle giurie e gli articoli che alcune testate on-line e su carta ci hanno dedicato

Data la grande partecipazione all’evento Cosmogonie, abbiamo pensato di raccogliere in questo articolo le fotografie, i commenti delle giurie sulle opere d’arte e letterarie degli artisti e scrittori più apprezzati e gli articoli di giornale che alcune testate ci hanno voluto dedicare!

FOTOGRAFIE

Di seguito alcune fotografie dell’evento “Cosmogonie“, che si è tenuto dal 4 all’11 dicembre presso la Sala Alessandrina del Museo storico nazionale dell’arte sanitaria, del fotografo ufficiale, Matteo Oi.

ARTISTI E SCRITTORI CHE HANNO PARTECIPATO AL NOSTRO EVENTO:

Rispetto alle 40 candidature di artisti e 15 candidature di scrittori pervenute, sono stati selezionati, per questo primo evento, 19 artisti e 10 scrittori. Di seguito gli elenchi di tutti gli artisti e scrittori coinvolti, con gli articoli che abbiamo voluto loro dedicare, consultabili anche nelle sezioni “Artisti emergenti” e “Scrittori emergenti”.

SCRITTORI COINVOLTI:

Marco Bartolini; Martina Musio; Gabriele Orsi; Giacomo Di Costanza; Francesco Merli; Giulia Quinzi; Matteo Alberto Sabatino; Dafne Graziano; Riccardo Fia; Cecias.

ARTISTI E SCRITTORI FINALISTI

I tre eventi che organizziamo con il contributo della Regione Lazio, sono legati tra loro da un Contest: all’esito di ogni evento, vengono individuati i due artisti (voti della giuria e del pubblico) e i due scrittori (voti solo della giuria) più votati.

All’esito del terzo evento verranno, quindi, assegnati i premi finali (simbolici) che consistono in:

  • primo premio (assegnato dalla giuria) per gli artisti: un buono di 100,00 euro da spendere presso Vertecchi/Cherubini;
  • secondo premio (assegnato dal pubblico) per gli artisti: un buono di 50,00 euro da spendere presso Vertecchi/Cherubini;
  • primo premio (assegnato dalla giuria) per gli scrittori: un buono da 100,00 euro da spendere presso la libreria Eli;
  • secondo premio (assegnato dalla giuria) per gli scrittori: un buono da 50,00 euro da spendere presso la libreria Eli.

Gli artisti finalisti di questo primo evento sono:

  1. Simone Micieli con l’opera “Boat over the sky” (voto della giuria)
Boat over the sky, videoart, 1920×1080; Simone Micieli

Il commento sulle opere dell’artista Simone Micieli:

Ha lavorato con acqua fuoco e sangue, che sono universo come noi siamo.
Le immagini valgono mille parole si dice, ma qui sono le sue parole che valgono mille immagini. Percorso circolare e lirico del tempo che va avanti e riavvolge se stesso…
Lavorando sulla circolarità del tempo ne fa poesia, immagini in movimento in-verso…
Della teoria ciclica dell”universo oscillante di Fridman, che prevede una ritrazione dopo l’espansione del big bang, e ancora espansione e ritrazione, una ripetizione ciclica del processo per l’eternità… un ciclo eterno… un eterno ritorno…

2. Er Prosit con “Maieutica I” (voto del pubblico)

Maieutica 1, riproduzione anatomica in resina poliuretanica su supporto ligneo e tessuto indurito con resina epossidica 20 x 50 x 18; Er Prosit

Gli scrittori finalisti di questo primo evento sono:

  1. Marco Bartolini con il racconto “Stelle binarie” (I voto della giuria):

Il commento della giuria sul racconto di Marco Bartolini:

Un romanzo ben costruito che si legge molto volentieri per la scrittura fluida e il tema interessante, che corrisponde perfettamente all’argomento proposto dal concorso. Il protagonista inizia un percorso rivolgendo il telescopio verso l’alto per osservare le stelle binarie, corpi celesti conosciuti anche come stelle gemelle che si attraggono fra loro. In una giornata nuvolosa decide di cambiare direzione e rivolge il microscopio verso il basso, così vede una ragazza e si creano i presupposti per un rapporto significativo. Il finale è aperto. Interessante questo cambiamento del punto di vista, dall’alto al basso, dal fuori per guardare il cosmo, al dentro, per arrivare ad un incontro con l’altro. Anche il titolo contiene queste simmetrie e si può leggere nel suo doppio significato di stelle riferito a corpi celesti e di persone che provano una forte misteriosa reciproca attrazione.

2. Martina Musio con la raccolta di poesie “Cosmopoesie nubivaghe” (II voto della giuria):

Commento della giuria sull’opera letteraria di Martina Musio:

Una silloge interessante e originale dove le parole cercano un loro spazio sulla pagina, creano un movimento che è in evoluzione, come stelle nell’universo. E siccome le stelle si vedono di notte, nel buio, la pagina è nera e le parole sono bianche e illuminano con la loro luce la realtà, ce la svelano. Una bella metafora che si coglie visivamente. C’è una consapevole ricerca sul linguaggio e sulla parola, che spesso nel verso si rigenera pur portando in sé un piccolo universo di memoria, di significati affidati al significante. Ci sono neologismi, anafore, numerose allitterazioni e assonanze. I versi non sono semplici, né consequenziali né facili da interpretare. Creano un puzzle che si scopre e si nasconde. Sentiamo che c’è qualcosa di ellittico, di misterioso, di indeterminato, ma sentiamo anche che un senso c’è, che certi versi bellissimi ci rimarranno impressi e costruiranno ponti fra le parole. Costruiranno costellazioni in continuo movimento fuori e dentro di noi.

LE PERFORMANCE CHE ABBIAMO OSPITATO

Maria Michaela Pani nella performance di live painting nel giorno dell’inaugurazione

Lorenzo Verdile con la lezione di geopolitica dello spazio dal titolo “Ad Astra che si è tenuta nella giornata conclusiva dell’evento

Il compositore Ogiso e l’artista Jaxs nel corso della performance mista (musica e live painting) durante la giornata conclusiva dell’evento

GLI ARTICOLI CHE VARIE TESTATE ON-LINE E SU CARTA CI HANNO DEDICATO

Cosmogonie

http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/mostre/cosmogonie.html

Artisti emergenti, Le nostre scelte - Arte

Maria Michaela PANI per Cosmogonie

AUTORE

Maria Michaela Pani

SITO INTERNET

www.mariamichaelapani.com

PROFILO FB/IG

Fb: https://www.facebook.com/mariamichaela.pani

Ig: https://www.instagram.com/mmic_pic/

OPERE CON CUI L’ARTISTA HA PARTECIPATO ALL’EVENTO “COSMOGONIE”

1. Origine del Cosmo

1. Origine del Cosmo – Tempera su cartone telato 50 x 60 cm; Maria Michaela Pani

DESCRIZIONE

La necessità umana di sancire l’inizio e la fine delle cose, di percorsi, di trovare una linearità, uno svolgimento facile da seguire e comprendere, porta l’uomo ad interrogarsi su una rassicurante nascita dell’universo. In natura, tuttavia, tutto si trasforma senza inizi e senza fine, in un continuo movimento evolutivo. Si può dire che l’universo nasce quando nasce l’uomo, che per via del suo bisogno di sentirlo meno infinito e più simile a sé, decide di risalire ad un inizio, e nell’impossibilità di farlo, di costruirselo. Nel quadro, l’embrione, rappresentato in giallo, colore del terzo chakra, sede dell’ego, si innesta ai margini di un utero spaziale e vorticoso. Non è al suo centro, ma vi cerca riparo e nutrimento. Il corpo femminile, che ricorda la Venere di Willendorf, emblema della fertilità, avvolge l’Universo con sacralità, affetto, e forza generatrice, proteggendolo e contenendolo finché potrà. E qui il paradosso: il cosmo, da madre e sacca amniotica per gli esseri viventi, diventa un prodotto dell’essere vivente stesso, che una volta nato si dimentica della dimensione prenatale e lo semplifica, limitandolo nello spazio e nel tempo. Il dipinto è stato eseguito intingendo la mano sinistra, pur essendo destrorsa, direttamente nel colore. Le forme nascono dalle sensazioni tattili, visive, uditive, olfattive. L’immagine non è costruita, nasce spontaneamente come libera espressione gestuale in risposta agli stimoli emotivi.

2. False credenze

2. False credenze – Tempera su cartone telato 50 x 60 cm; Maria Michaela Pani

DESCRIZIONE

La rabbia, l’aggressività, sono maschere spesso utilizzate per nascondere le paure. Essere nel falso, essere soli, aver sbagliato, non avere le risposte alle domande che ci tormentano. In balìa delle basse vibrazioni di queste emozioni ci attacchiamo a delle idee fisse, delle teorie, che anestetizzano dal dolore del limbo della sofferenza e ostacolano una profonda trasformazione interiore, ancorandoci a falsi idealismi e desideri di immutabilità. Nel quadro, la dimensione dirompente della rabbia, della paura, dell’invidia, la creazione violenta e carica di energia, è rappresentata dai tratti graffiati in rosso e arancione macchiati di verde. La sensazione ricercata è quella della disperazione della crisi più nera e fonda, che comprime il corpo, lo carica di tensioni, lo porta ad irrigidirsi, in una chiusura che preannuncia la deflagrazione violenta. Le mani contengono il viso con tanta foga da lasciare il segno delle unghie sula pelle, quasi a volerlo strappare via. Non c’è delicatezza, non c’è una visione chiara e nitida, solo desiderio di imporre la propria realizzazione, i propri desideri, di avere il controllo non solo di sé ma anche degli altri e delle situazioni. In questa esplosività di rabbia, l’uomo è rappresentato con un segno giallo, quasi spinto fuori dalla tela dalla potenza travolgente e cieca dell’esplosione emotiva di fronte alla reale impotenza nei confronti dell’universo. Il dipinto è stato eseguito intingendo la mano sinistra, pur essendo destrorsa, direttamente nel colore. Le forme nascono dalle sensazioni tattili, visive, uditive, olfattive. L’immagine non è costruita, nasce spontaneamente come libera espressione gestuale in risposta agli stimoli emotivi.

3. La notte genera stelle e genera dubbi

3. La notte genera stelle e genera dubbi – Tempera su cartone telato 50 x 60 cm; Maria Michaela Pani

DESCRIZIONE

Perché siamo qui? Da dove veniamo? Chi siamo? Queste sono alcune delle domande esistenziali che l’uomo rivolge al cielo, di notte. L’oscurità dell’intimità con l’universo celeste, per assonanza, ci riconduce al buio del proprio personale universo interiore, il luogo in cui sono possibili le illuminazioni profonde. Nella notte generiamo speranze e dubbi, che si alimentano a vicenda, in un atto ricreativo e creativo continuo. Nel quadro, l’uomo è rappresentato in arancione, il colore del secondo chakra, che simboleggia l’incontro fecondo tra la triade mente-corpo-spirito, che caratterizza la propria interiorità, e il mondo esterno, in questo caso un cielo notturno. Il giallo, l’ego, nei rimuginii notturni esplode e si spande frammentato nello spazio infinito, come un cielo stellato. Osservando il cielo l’uomo osserva parti del sé, si interroga, si specchia, si riconosce e disconosce, si scarica di responsabilità troppo ingombranti e si carica di virtù che vorrebbe possedere. Il dipinto è stato eseguito intingendo la mano sinistra, pur essendo destrorsa, direttamente nel colore. Le forme nascono dalle sensazioni tattili, visive, uditive, olfattive. L’immagine non è costruita, nasce spontaneamente come libera espressione gestuale in risposta agli stimoli emotivi.

PERFORMANCE DURANTE L’EVENTO COSMOGONIE

L’Architetto e Artista Maria Michaela Pani, durante la giornata di inaugurazione dell’evento Cosmogonie, il 4 dicembre 2021, si è anche esibita in una performance di live painting sotto gli occhi del pubblico incuriosito e catturato dai gesti veloci della performer. Il frutto della performance, di cui potete vedere di seguito alcuni scatti, è entrato a far parte del percorso espositivo, una volta concluso.

BREVE BIOGRAFIA ARTISTA

Maria Michaela Pani, architetto, pittrice, illustratrice e scrittrice, nasce a Roma nel 1986. Fin da bambina ha eletto il segno grafico come suo linguaggio primario, passando gran parte del suo tempo disegnando con qualsiasi strumento le capitasse. Silenziosa e discreta, non ha mai negato un fumetto personalizzato ai suoi compagni di classe. Nutrendosi profondamente del rapporto con l’arte, lo esplora con vivace curiosità. Tuttavia, le scelte di studio e di lavoro fino ad ora l’hanno portata a vivere il mondo artistico principalmente dal punto di vista organizzativo. Collabora con diverse associazioni culturali e studi di architettura, occupandosi dell’allestimento di mostre di pittura e fotografiche, anche nella veste di curatrice. Tra le ultime, l’allestimento della mostra su Leonardo Da Vinci a villa Farnesina del 2019, in cui ha partecipato alla progettazione degli elementi espositivi e all’allestimento delle sale con lo studio Susanna Nobili Architettura; l’allestimento e l’attività curatoriale della mostra fotografica in memoria di Stefano Brasili presso la libreria ELI, con l’A.S.D. Dinamica Tai Chi Chuan, sempre nel 2019; le mostre artistiche con cadenza settimanale presso Interno 14, organizzate con Associazione Italiana di Architettura e Critica, dal 2014 al 2018. Durante il periodo del liceo si avvicina all’arte attraverso la musica e la scrittura, proseguendo negli anni con le arti marziali e la danza. Dal 2016, con il suo studio, HOBO-sdc, si dedica alla realizzazione di video e utilizza le competenze apprese con l’esperienza nel supportare l’avvio di diversi progetti artistici. Tra il 2018 e il 2019 tre dei suoi racconti brevi sono stati selezionati e pubblicati sulla posterzine Locomotive. Di sottofondo alle varie attività, la pittura è rimasta per lei un tipo di espressione privata, intimistica e profonda, una sorta di diario segreto dell’anima in cui custodire la parte più emotiva e fragile, sapientemente protetta da una corazza di competenze tecniche e organizzative. I lunghi momenti di isolamento causati dalla pandemia e da un lavoro tecnico sempre più in modalità di smart working, le hanno consentito di ascoltare e dar voce al bisogno di dipingere, portandola a concentrarsi sull’autoesplorazione e conoscenza di sé, approfondendo la conoscenza del colore da un punto di vista psicologico, presso l’Accademia Italiana di Feng Shui. Attualmente incentra la propria attività artistica sulla ricerca dell’espressione e dell’esplorazione del mondo interiore attraverso il colore. I suoi quadri proiettivi nascono da un’esperienza sinestesica tra musica, incensi, sensazioni tattili e visive. Dipinge con le dita della mano sinistra, direttamente intinte nella tempera, per eludere il filtro della razionalità e il giudizio della perfezione tecnica, aprendo le porte dell’universo delle emozioni. La pratica pittorica diventa un atto curativo, ritrovando la spontaneità e l’esplosività di una comunicazione fluida, simbolica, interpretativa, colorata tipica del mondo dei bambini.