Artisti emergenti, Le nostre scelte - Arte

Loriem Giulia Saccà per Cosmogonie

AUTORE

Loriem Giulia Saccà

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PROFILO IG

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OPERE CON CUI L’ARTISTA HA PARTECIPATO ALL’EVENTO “COSMOGONIE”

1. Reperto 3

1. Reperto 3 , pirografo e acrilico su legno, 55×70; Loriem Giulia Saccà.

DESCRIZIONE

Appunti dal diario esplorativo: Ore 00.13, ho estratto dal terreno questo reperto davvero interessante, non solo per l’architettura dei monumenti che richiamano curiosamente, artisticamente le mie origini sul nostro pianeta sto parlando in particolare come vedere i due monumenti che vengono definiti da numerosi abitanti, i più alti del “loro” universo lontano dal nostro pianeta terra, fatto di particolari scultorei che richiamano l’arte classica a particolari futuristi con qualche riferimento anche all’arte moderna (da notare in primo piano le due figure scultoree dei putti, una al centro dell’opera e un’altra in basso a destra, entrambi appaiono dormienti proprio per sottolineare quel riposo eterno, quello che una volta percorso il nostro viaggio fisico, ne iniziamo un altro in direzione totalmente a noi sconosciuta. Le ipotesi sono tante tra cui può essere una sorta di reincarnazione fisica ricominciando nuovamente dalla nostra infanzia oppure una reincarnazione solo spirituale verso chissà dove) ma è fondamentale per capire dove i forestieri e i più bisognosi andassero a rifugiarsi o cercare aiuto senza essere trascurati dalla società per qualche motivo sicuramente discriminatorio oppure ignoto e che nessun passante a cui ho chiesto desidera parlarne. Anche perché ci viene mostrata una delle tante minacce (è un’ immagine allegorica del male di qualsiasi tipo da persone, malattie, pericoli di diverso tipo) da cui dovevano tacere per non essere coinvolti innocentemente. E quelle creature? sembrano dei guardiani (angeli se volete chiamarli così) che stiano sorvegliando la città, in particolare quei due monumenti appartenenti a l genere rettile, fino al volatile, proteggendo dalla terra al cielo,

2. Reperto 2

2. Reperto 2, pirografo e acrilico su legno, 60×40; Loriem Giulia Saccà

DESCRIZIONE

Appunti dal diario esplorativo: Qui troviamo raffigurato come poter notare la presenza di altri guardiani, come ho detto di vario tipo: da volatili, rettili in alto a felini creati proprio per sorvegliare gli abitanti e i monumenti dal punto di vista terreno a quello aereo, celestiale. Qui, non sono presenti particolari scultorei che richiamano l’arte classica o allegorica di diverso tipo. Però in primo piano troviamo una struttura più somigliante come stile orientale, una scalinata circolare esattamente a spirale che va a stringersi fino alla punta, e se non sbaglio il simbolo della spirale di per se, ho approfondito in qualche libro sulla simbologia ultraterrena che nella nostra storia è stata sempre la rappresentazione del rapporto tra la continua morte/rinascita in generale, di espansione e sviluppo, rappresentazione del nostro movimento energetico. E’ una sorta di modo per attirare o stimolare il flusso degli eventi, creando e distruggendo continuamente, ma come in ogni caso possono essere affibbiate accezioni opposte: si può inserire un significato positivo quando parliamo di rinascita, e purtroppo negativo quando parliamo di una forza caotica. Insomma questo monumento è la rappresentazione del movimento circolare che si avvicina al centro per poi allontanarsene e viceversa, muovendosi come l’Universo. Quindi in un certo senso non stiamo parlando di una semplice struttura utilizzata come una sorta di tempio… ma è semplicemente una torre panoramica per turisti, o un ponte di collegamento giusto per portarci su, per poter aver occasione di ammirare al meglio quelle “bolle spiritiche” così le chiamano tradotte nella nostra lingua. Sono delle piccole sfere che materialmente equivalgono alle nostre nuvole sul pianeta terra che possono fluttuare in cielo e in terra senza danneggiare nulla.

3. Reperto 4

3. Reperto 4, pirografo e acrilico su legno, 60×40; Loriem Giulia Saccà

BREVE BIOGRAFIA ARTISTA

Loriem Giulia Saccà nasce nel 1994 a Roma. Amante della musica, a nove/dieci anni intraprende gli studi di pianoforte presso la scuola di musica “Associazione Atena di Termoli” per poi finire a 20 anni continuando tutt’ora come autodidatta. Inizia a frequentare il liceo Artistico “Benito Jacovitti di Termoli (CB)” partecipando nel frattempo a diversi stage/corsi proposti dalla scuola, tra questi possiamo ricordare lo stage di stampa d’arte presso la “Corte della Miniera” ad Urbino, il corso pomeridiano extra di Mosaico e l’esperienza scuola-lavoro presso lo studio fotografico “Photodigital Termoli”. Terminate le scuole superiori diplomandosi in Catalogazione dei Beni Culturali, decide di proseguire gli studi nella facoltà di pittura presso “RUFA (Rome University of Fine Arts)” dove si laurea nel 2019 continuando tutt’ora il suo percorso formativo con la specializzazione in Pittura. Nel frattempo ha partecipato a mostre collettive in Italia, come ad esempio, nel 2015 “Anticorpi Chrome Anatomy” nello Spazio Eventi Tirso organizzata dall’Accademia e la mostra collettiva nel 2018 “La Mente Artistica-Giovani Donne Artiste a Confronto” dell’Associazione Culturale ArtisticaMente seguita dal critico d’arte e giornalista Carmine Perito con cui nel 2021 ha iniziato a collaborare, svolte a Roma e nel 2019 partecipa alla collettiva “Dal sacro al profano” a Genova organizzata da “Il Cerchio Cromatico” nella Chiesa monumentale di S. Maria di Castello. La mia ricerca artistica è concentrata fondamentalmente sulla distinzione e il conflitto personale tra “Immaginazione” (interpretazione della realtà attraverso dei particolari dei miei ricordi vissuti, specialmente architettonici e urbani in riferimento della storia dell’arte dai tempi antico fino ad oggi) e “Fantasia” (interpretazione di elementi puramente frutti della propria mente). Attraverso questo vi mostro con dei “reperti”, manufatti, diario ricco di appunti con sketch di studi di creature sconosciute di vario tipo (fatti in pirografo per poter accentuare ancora di più la “messa a fuoco” di queste visioni) lasciati da una sorta di “Divinità ” di identità sconosciuta (il mio Alter Ego) di questa città o UNIVERSO lontano dal mondo terrestre definita “Nuova Atlantide” ma nello stesso tempo è collegata al , attraverso dettagli delle sue esperienze passate, elementi che caratterizzano la sua personalità e modi di pensare indiretti sulla società nostra attuale rappresentate in maniera visionaria, divenendo la stessa un esperienza e un ricordo per il pubblico che li osserverà. Parliamo di una sorta di esplorazione di un nuovo universo “passato” ispirato o meglio guidato dalla mappa lunare proprio perché il desiderio di poterlo visitare è sempre stato il più grande obiettivo irraggiungibile fisicamente.

3 pensieri su “Loriem Giulia Saccà per Cosmogonie”

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