Le nostre scelte - Libri, Scrittori emergenti

Giulia Quinzi per Cosmogonie

AUTORE

Giulia Quinzi

PROFILO IG

iaiaquinzi

TITOLO DEL LIBRO CON CUI HA PARTECIPATO AL CONTEST

Piccoli racconti filosofici

DESCRIZIONE

Sono tanti e vari i piccoli racconti filosofici, così come tanta e varia è l’umanità che mettono in scena fino a farla diventare attrice e allo stesso tempo palcoscenico di un modo di percepire e osservare il mondo. Ogni breve racconto è per ambientazione, trama e atmosfera molto diverso dagli altri, a cui è accomunato soprattutto dal tentativo di fondere la narrativa con la riflessione esistenziale e filosofica che deve basarsi su una storia particolare, trasformandola in universale. Con uno stile ibrido e personale che sa passare dall’introspezione alla brillante ironia e con la capacità di narrare racconti biblici così come banali episodi e storie perfettamente calate nella contemporaneità, Giulia Quinzi offre tante piccole pillole di riflessione in cui ogni lettore scorgerà almeno un frammento di se stesso.

BREVE PASSO DEL LIBRO

Canti di stelle. La notte è giovane ed è tenera. Canti di stelle. Il silenzio assorda, corpuscolare nelle tenebre, rimbalza e crea un’eco stridente. Canti di stelle. Canti di stelle nascosti dalle spesse nubi di smog; o forse non ci sono. Una ragazza dorme. Le duole lo stomaco, ha riempito il dolore del vuoto con imbottitura arrangiata; non ha funzionato e ora il malessere è doppio. Le voragini nell’anima non possono essere riempite di cemento armato. Sogni confusi disturbano il suo riposo. Ci sono elefanti, eleganti ballerine danzanti, famigerati e incensurati lestofanti. Il silenzio le fa una carezza sul viso, una dolce tregua al suo dolore. Sorride nel sonno, le ballerine hanno appena eseguito un bellissimo plié. “Plié” è una parola davvero elegante, darebbe oro la ragazza solo per sapere cosa significhi. Qualunque cosa sia, in ogni caso, le sue ballerine lo sanno fare magistralmente, farfalle morenti invocanti Dio nel loro ultimo struggente volo mortale. Gli elefanti fanno gli elefanti. I lestofanti rubano l’oro per le ballerine dalle tasche della ragazza; non scoprirà mai cosa significhi “plié”.

BREVE PRESENTAZIONE DELL’AUTRICE

Il libro “Piccoli Racconti Filosofici” è una collezione di esperienze, teorie, emozioni. Riguardano il rapporto che io, Iaia, sono riuscita a realizzare, o forse proprio a creare, con la realtà. Per questo è suddiviso in tanti capitoli quanti sono i modi, o le categorie esistenziali che per me, ma forse un po’ per tutti, sono fondamentali. I racconti sono molto vari, sia per temi che per stile; questo proprio per rispecchiare come un caleidoscopio una realtà che è fatta di frammenti, e per renderla cosmo ci vuole davvero un grande sforzo. E questo è lo sforzo tentato da una sottile riflessione filosofica, che cerca di tessere una trama in grado di unirli tutti quanti, uno sull’altro, uno dopo l’altro. Ciò che ne esce è forse un cosmo, ancora in via di espansione, dove l’equilibrio quantico è ancora lontano, ma forse raggiungibile.

Eventi

Post-evento “Cosmogonie”

Fotografie, opere degli artisti e scrittori coinvolti con i commenti delle giurie e gli articoli che alcune testate on-line e su carta ci hanno dedicato

Data la grande partecipazione all’evento Cosmogonie, abbiamo pensato di raccogliere in questo articolo le fotografie, i commenti delle giurie sulle opere d’arte e letterarie degli artisti e scrittori più apprezzati e gli articoli di giornale che alcune testate ci hanno voluto dedicare!

FOTOGRAFIE

Di seguito alcune fotografie dell’evento “Cosmogonie“, che si è tenuto dal 4 all’11 dicembre presso la Sala Alessandrina del Museo storico nazionale dell’arte sanitaria, del fotografo ufficiale, Matteo Oi.

ARTISTI E SCRITTORI CHE HANNO PARTECIPATO AL NOSTRO EVENTO:

Rispetto alle 40 candidature di artisti e 15 candidature di scrittori pervenute, sono stati selezionati, per questo primo evento, 19 artisti e 10 scrittori. Di seguito gli elenchi di tutti gli artisti e scrittori coinvolti, con gli articoli che abbiamo voluto loro dedicare, consultabili anche nelle sezioni “Artisti emergenti” e “Scrittori emergenti”.

SCRITTORI COINVOLTI:

Marco Bartolini; Martina Musio; Gabriele Orsi; Giacomo Di Costanza; Francesco Merli; Giulia Quinzi; Matteo Alberto Sabatino; Dafne Graziano; Riccardo Fia; Cecias.

ARTISTI E SCRITTORI FINALISTI

I tre eventi che organizziamo con il contributo della Regione Lazio, sono legati tra loro da un Contest: all’esito di ogni evento, vengono individuati i due artisti (voti della giuria e del pubblico) e i due scrittori (voti solo della giuria) più votati.

All’esito del terzo evento verranno, quindi, assegnati i premi finali (simbolici) che consistono in:

  • primo premio (assegnato dalla giuria) per gli artisti: un buono di 100,00 euro da spendere presso Vertecchi/Cherubini;
  • secondo premio (assegnato dal pubblico) per gli artisti: un buono di 50,00 euro da spendere presso Vertecchi/Cherubini;
  • primo premio (assegnato dalla giuria) per gli scrittori: un buono da 100,00 euro da spendere presso la libreria Eli;
  • secondo premio (assegnato dalla giuria) per gli scrittori: un buono da 50,00 euro da spendere presso la libreria Eli.

Gli artisti finalisti di questo primo evento sono:

  1. Simone Micieli con l’opera “Boat over the sky” (voto della giuria)
Boat over the sky, videoart, 1920×1080; Simone Micieli

Il commento sulle opere dell’artista Simone Micieli:

Ha lavorato con acqua fuoco e sangue, che sono universo come noi siamo.
Le immagini valgono mille parole si dice, ma qui sono le sue parole che valgono mille immagini. Percorso circolare e lirico del tempo che va avanti e riavvolge se stesso…
Lavorando sulla circolarità del tempo ne fa poesia, immagini in movimento in-verso…
Della teoria ciclica dell”universo oscillante di Fridman, che prevede una ritrazione dopo l’espansione del big bang, e ancora espansione e ritrazione, una ripetizione ciclica del processo per l’eternità… un ciclo eterno… un eterno ritorno…

2. Er Prosit con “Maieutica I” (voto del pubblico)

Maieutica 1, riproduzione anatomica in resina poliuretanica su supporto ligneo e tessuto indurito con resina epossidica 20 x 50 x 18; Er Prosit

Gli scrittori finalisti di questo primo evento sono:

  1. Marco Bartolini con il racconto “Stelle binarie” (I voto della giuria):

Il commento della giuria sul racconto di Marco Bartolini:

Un romanzo ben costruito che si legge molto volentieri per la scrittura fluida e il tema interessante, che corrisponde perfettamente all’argomento proposto dal concorso. Il protagonista inizia un percorso rivolgendo il telescopio verso l’alto per osservare le stelle binarie, corpi celesti conosciuti anche come stelle gemelle che si attraggono fra loro. In una giornata nuvolosa decide di cambiare direzione e rivolge il microscopio verso il basso, così vede una ragazza e si creano i presupposti per un rapporto significativo. Il finale è aperto. Interessante questo cambiamento del punto di vista, dall’alto al basso, dal fuori per guardare il cosmo, al dentro, per arrivare ad un incontro con l’altro. Anche il titolo contiene queste simmetrie e si può leggere nel suo doppio significato di stelle riferito a corpi celesti e di persone che provano una forte misteriosa reciproca attrazione.

2. Martina Musio con la raccolta di poesie “Cosmopoesie nubivaghe” (II voto della giuria):

Commento della giuria sull’opera letteraria di Martina Musio:

Una silloge interessante e originale dove le parole cercano un loro spazio sulla pagina, creano un movimento che è in evoluzione, come stelle nell’universo. E siccome le stelle si vedono di notte, nel buio, la pagina è nera e le parole sono bianche e illuminano con la loro luce la realtà, ce la svelano. Una bella metafora che si coglie visivamente. C’è una consapevole ricerca sul linguaggio e sulla parola, che spesso nel verso si rigenera pur portando in sé un piccolo universo di memoria, di significati affidati al significante. Ci sono neologismi, anafore, numerose allitterazioni e assonanze. I versi non sono semplici, né consequenziali né facili da interpretare. Creano un puzzle che si scopre e si nasconde. Sentiamo che c’è qualcosa di ellittico, di misterioso, di indeterminato, ma sentiamo anche che un senso c’è, che certi versi bellissimi ci rimarranno impressi e costruiranno ponti fra le parole. Costruiranno costellazioni in continuo movimento fuori e dentro di noi.

LE PERFORMANCE CHE ABBIAMO OSPITATO

Maria Michaela Pani nella performance di live painting nel giorno dell’inaugurazione

Lorenzo Verdile con la lezione di geopolitica dello spazio dal titolo “Ad Astra che si è tenuta nella giornata conclusiva dell’evento

Il compositore Ogiso e l’artista Jaxs nel corso della performance mista (musica e live painting) durante la giornata conclusiva dell’evento

GLI ARTICOLI CHE VARIE TESTATE ON-LINE E SU CARTA CI HANNO DEDICATO

Cosmogonie

http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/mostre/cosmogonie.html

Le nostre scelte - Libri, Libri, Scrittori emergenti

“La Bestia”, il racconto di Giulia Quinzi

AUTORE:
Giulia Quinzi

PROFILO INSTAGRAM:

iaiaquinzi


TITOLO DEL RACCONTO:
La Bestia


DESCRIZIONE DEL LIBRO:
A Palenque una mamma e un bambino aspettano l’arrivo della Bestia, il treno merci per attraversare il Messico e superare il confine con gli Stati Uniti. Sul treno salirà solo Jesus, mentre Leticia tornerà indietro; c’è una legge negli USA che vieta il riespatrio dei migranti minorenni lasciati soli. Durante la condivisione di un ultimo pasto insieme, tra i ricordi e del passato e la paura per il futuro, avviene un incontro. Un vecchio misterioso interviene per aiutare il piccolo Jesus, e la loro conversazione sarà come un rito di passaggio alla fine del quale Jesus diventerà uomo.


BREVE BIOGRAFIA DELL’AUTIRCE:
Giulia Quinzi è nata a Roma, classe ‘94. Ha una laurea magistrale in filosofia e ha conseguito un master alla LUISS BUSINESS SCHOOL in curatela dell’arte contemporanea. Nel 2016 è stata selezionata per la prima edizione della Scuola di Politiche fondata da Enrico Letta. Segue un corso di scrittura creativa alla scuola Omero. Scrive racconti, ha una gemella, le piace parlare di cose trascurabili in modo intelligente.


BREVE PASSO DEL LIBRO:
«Mami, ho tanta paura. Non so se sono capace di salire sulla Bestia. E non so neanche se sono in grado da solo di superare il confine e arrivare a los Estados Unidos.» Un viejo dietro di loro che non avevano sentito arrivare ― magari dormicchiava lì accanto senza che se ne fossero accorti ― si intromette nel discorso. Sembra vecchissimo, eppure è come se non avesse un’età. El viejo vuole rassicurare Jesús, e la sua voce sembra venire da lontano. «Non è difficile niño, salire sulla Bestia. Ti avvicini correndo, poi ti aggrappi con le mani alla scaletta di un vagone e con un salto poggi i piedi su uno dei pioli. Devi solo fare attenzione». Il suo viso è pieno di macchie, e indossa un cappello con la tesa all’insù. Ha gli occhi come due pozzi, lunghi baffi d’argento, e la camicia si gonfia di vento come fosse vuota, tanto il viejo è vecchio e magro.