Questo libro ci ha conquistato! Penserete forse per la trama seducente? Forse per il finale inaspettato o per la magia del Carnevale che trasuda da ogni sua pagina?
Certamente questo pamphlet colpisce anche per questi suoi caratteri, ma ciò che lo rende unico è il linguaggio con cui è stato scritto dall’autrice, Livin Derevel.
Ebbene sì, questa giovane scrittrice inonda il lettore di parole astruse, spesso desuete ricordandoci quanto ristretto sia il lessico che abitualmente usiamo per esprimerci…!
Parole come “cachinno eufonico“, “mistagogo“, “gazzarra“, “generoso refolo di Bora“, “ritratti evemeristici” sono solo alcune di quelle che più ci sono rimaste impresse…
Tuttavia di questo libello (146 pagine) sorprende non solo il linguaggio inusitato, ma anche la costruzione barocca e il doppio livello su cui è architettato: non si sa bene se i fatti accadano nella realtà o in qualche sogno del protagonista… E il dubbio permane fino alla fine!
La presenza delle Maschere del Carnevale (Arlecchino, Balanzone, Colombina, Brighella Pantalone solo per citare i personaggi più noti della Commedia dell’Arte ripresi dalla Derevel), spiriti eterni, resi terreni e collocati tra i comuni mortali (dove forse sono sempre stati, considerato che rappresentano i vizi atavici dell’umanità?!) e il loro modo di evadere le indagini del Commissario Lorenzo al fine di confonderlo nella ricerca dell’assassino, non fanno altro che dare risalto al folle periodo carnascialesco che ogni anno puntuale imperversa nella città di Venezia.
Ecco quindi che il Carnevale da semplice ambientazione diventa il vero protagonista del racconto!
In effetti Il Carnevale a Venezia, grazie alla sbeffeggiante e sgarzilla figura del suo Re, Arlecchino, rappresenta il grande trionfo di questa festa tradizionale sullo scetticismo nutrito nei suoi confronti dal Commissario Lorenzo.
Inizialmente Titubante e scettico sul folklore, sulla stravaganza e sulla leggiadria che provoca ogni anno questo appuntamento popolare, Lorenzo finirà col fare grandi scoperte: sia in termini personali (specifichiamo che l’autrice ha anche scritto il romanzo a tema LGBT “Arabesque” e in generale è pervasa dalla cultura LGBT), sia con riferimento alle fallaci indagini fino a quel momento svolte.
Che dire signori? Vi lasciamo alla lettura di questo tascabile con la frase latina riportata nelle sue primissime pagine: “Semel in anno licet insanire” che tradotta significa “Almeno una volta all’anno è lecito impazzire“!
Buona lettura!
TITOLO: Il Carnevale a Venezia
AUTORE: Livin Derevel
CASA EDITRICE: Milena edizioni
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2017
PREZZO (di copertina): €. 8,90