Conserve letterarie, Libri

LA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELLA DONNA E DELLA CITTADINA DI OLYMPE DE GOUGES

Riordinando i libri in casa, mi sono imbattuta in questo minuscolo fascicoletto tascabile che, a dispetto del suo scarso peso (in tutto non più di 43 pagine), risulta dal punto di vista contenutistico molto potente!

Me ne rendo conto subito leggendo cosa vi è scritto sulla copertina: Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di Olympe de Gouges.

Attirata da un titolo così importante lo apro, lo divoro e decido di farne la conserva di cultura del lunedì per la nostra dispensa virtuale!

Siamo nel settembre del 1791, solo due anni dopo lo scoppio della Rivoluzione francese, quando Olympe de Gouges, affermata drammaturga e attivista francese (originaria della Linguadoca, regione nel meridione della Francia) redige, sulla falsa riga della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, una Dichiarazione ancora più forte dal punto di vista giuridico perché tesa ad affermare i diritti di tutti gli esseri umani (non solo di quelli di sesso maschile), portando alle estreme e dovute conseguenze il lascito della Rivoluzione francese!

Questa dichiarazione non parla, infatti, solo di donne e alle donne, ma ambisce piuttosto ad essere un barlume per i tutti i cittadini francesi del tempo (senza distinzione di genere) per traghettare la società appena uscita dalla Rivoluzione verso la contemporaneità.

Se pensiamo che della Olympe de Gouges fu detto, alla luce di uno studio medico-psichico svolto su di essa, che era affetta da «paranoia da idee riformatrici o isteria rivoluzionaria», possiamo intuire quanto bisogno ci fosse di affiancare alla lotta all’Ancient Regime anche una parallela lotta, da combattere in favore delle donne, per l’affermazione dei loro diritti.

La Dichiarazione si compone di XVII articoli tesi a riconoscere alla donna situazioni giuridiche soggettive di fondamentale importanza quali il diritto al voto, il diritto all’accesso alle istituzioni pubbliche, il diritto alle libertà professionali e il diritto di proprietà.

Purtroppo, Olympe de Gouges non fece in tempo a vedere i risultati della sua battaglia per il raggiungimento dell’eguaglianza tra uomini e donne perché venne ghigliottinata, in data 3 Novembre 1793 all’età di 45 anni, per essersi schierata nei suoi scritti contro l’esecuzione di Luigi XIV.

La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina però, dopo essere stata a lungo ignorata, venne pubblicata in Francia nel 1986 in versione integrale. Fu poi, durante le celebrazioni in occasione del bicentenario della Rivoluzione francese del 1989, che venne reso con commemorazioni e omaggi, il giusto riconoscimento a questo importante personaggio femminile della fine del ‘700.

Mi chiedo se a distanza di più di due secoli dalla scomparsa di Olympe de Gouges ci sia ancora bisogno di lottare per l’affermazione della donna nelle società dei Paesi europei… Alcuni Paesi dimostrano più di altri di avere a cuore la questione (pensiamo alla Finlandia, primo stato europeo a riconoscere nel 1906 il diritto di voto alle donne e ove la giovane 34enne Sanna Marin è il Primo Ministro dal dicembre 2019) e altri meno (tra cui l’Italia ove le donne devono ancora combattere per eliminare il divario retributivo che le distanzia in molti settori dai colleghi maschi).

Per continuare a riflettere, vi lasciamo con il testo integrale dell’Introduzione alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina per le significative e provocatorie parole rivolte al genere maschile:

Uomo sei capace di essere giusto? E’ una donna che ti pone la domanda; tu non le toglierai almeno questo diritto. Dimmi? Chi ti ha dato il sovrano diritto di opprimere il mio sesso? La tua forza? I tuoi talenti? Osserva il creatore nella sua saggezza, guarda la natura in tutta la sua grandezza, alla quale sembri volerti avvicinare, e dammi, se ne hai il coraggio, l’esempio di questo impero tirannico.

Guarda gli animali, consulta gli elementi, studia i vegetali, dai infine un’occhiata e arrenditi all’evidenza quando te ne offro i mezzi; cerca, fruga e distingui, se lo puoi, i sessi nell’economia della natura. Dovunque li troverai confusi, dovunque essi coopereranno armoniosamente a questo capolavoro immortale.

L’uomo soltanto si è affastellato un principio su questa eccezione. Bizzarro, cieco, gonfio di scienze, nell’ignoranza più crassa, vuole comandare da despota su un sesso che è dotato di tutte le facoltà intellettuali; pretende di godere della rivoluzione e reclamare i suoi diritti all’eguaglianza, per non dire di più“.

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