Arte, Tre conserve d'arte per un sentimento

TRE CONSERVE D’ARTE PER UN SENTIMENTO – EP. 3 LA GIOIA

Come da voi richiesto, tramite le votazioni che avete espresso su Instagram, eccoci ad un  nuovo episodio di tre conserve d’arte per un sentimento.

Avete votato per questa settimana la “Gioia” e per la selezione delle opere ho deciso di scegliere come sottofondo musicale Gioia infinita dei Negrita ed Happy di William Pharrell.

“It might seem crazy what I’m ‘bout to say

Sunshine she’s here, you can take a break

I’m a hot air balloon that could go to space

With the air, like I don’t care baby by the way

Huh, because I’m happy

Clap along if you feel like a room without a roof”.

E ora veniamo alle opere scelte con tanto amore:

1) LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI

Non poteva mancare La Primavera di Sandro Botticelli realizzata tra il 1478 e il 1482, commissionata da Pierfrancesco de Medici, una tempera su tavola che esprime al meglio il concetto di gioia.

Guardando il quadro ci ritroviamo in un paesaggio bucolico, dove la natura sfoga tutta la sua bellezza e la primavera si riappropria di ciò che è suo.

Questo dipinto può essere letto come un racconto da sinistra verso destra. Infatti ci viene subito rappresentato il momento in cui Zefiro, in preda all’amore verso una sacerdotessa cerca di rapirla e nel toccarla questa perde le sue vesti umane trasformandosi in Flora.

Il racconto prosegue con Flora intenta a spargere i petali di fiori, ci viene incontro con il suo sorriso e ci mostra con felicità quello che sta accadendo.

Infatti, al centro della composizione troviamo la protagonista del quadro, la Primavera, rappresentata come una madonna.

E se ancora non siete sicuri che questo sia un momento gioioso, in questa composizione possiamo notare la personificazione della gioia, Eufrosine, una delle tre grazie.

Insomma, quando ho pensato alla felicità mi è venuto subito in mente la Primavera di Botticelli.

2) DANCE DI MUCHA

Mucha, maggior esponente dell’Art nouveau, con la sua Dance, realizzata nel 1898, ha rappresentato con toni caldi, linee nette e pulite la freschezza di una ragazza felice, che ci guarda di spalle, con sguardo malizioso, ci sorride e continua la sua danza.

La ragazza è racchiusa in una corona di fiori e agli angoli della cornice possiamo notare delle farfalle.

La leggerezza di questa sua rappresentazione, come tante altre dell’artista, arriva dritta all’osservatore che si sente coinvolto dalla serenità della danzatrice.

Certo l’artista fu il precursore dell’arte grafica ed iconica, rese celebre l’attrice Sarah Bernhardt con cui collaborò per sei anni con manifesti pubblicitari e cartelloni teatrali.

Inoltre, per chi non lo sapesse Mucha, pittore ceco, realizzò numerose opere alla portata di tutti, infatti le sue stampe potevano essere acquistate da chiunque.

3) GIOIA DI VIVERE DI MATISSE

Realizzato tra il 1905 e il 1906. Henri Matisse è riuscito, grazie al suo percorso artistico, in particolare il periodo Fauve, a rappresentare il sentimento della gioia che possiamo vedere in questo quadro.

Il quadro oggi si trova conservato presso il Museo di Melon, ma in passato fu esposto nel Salon des indépendants di Parigi.

I colori richiamano le opere del pittore Gauguin, ispirandosi all’arte orientale Matisse è riuscito a cogliere diversi lati della gioia.

Al centro della composizione l’occhio cade su due figure femminili stese sul suolo intente a riposare.

Dopo di che l’occhio continua con la sua esplorazione e si concentra sullo sfondo, dove ritroviamo un richiamo ad un’altra sua opera “La Danza”, infatti possiamo notare un gruppo di danzatori mentre ballano in cerchio.

Questa volta Matisse non ha usato il colore con delle stesure nette, anzi ha optato per dei colori meno forti ma più brillanti.

Questa è stata la mia piccola selezione di opere per la gioia e voi quali opere scegliete?